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Sono come la terra

La terra ha bisogno di attenzioni, ha bisogno di essere lavorata con cura, senza fretta.

Ci vuole pazienza.

La terra sente cosa provi mentre la lavori, si ricorda se la stressi, si ricorda degli errori e anche se sembrano cancellati del tutto, a volte escono fuori in cottura.

La terra ha bisogno di tempo, tempo che devi rispettare se non vuoi che si rompa.

La terra è morbida ma se te la dimentichi si asciuga e ci vuole tempo perché tu possa ritornare a lavorarla, devi prendertene cura.

La terra una volta cotta diventa dura, resistente, ma anche fragile, se non fai attenzione e le dai un brutto colpo si può rompere, a volte puoi riuscire a mettere insieme i pezzi, altre volte è completamente irrimediabile.

 

La terra è di colori diversi e tutti bellissimi.

Può essere bianca, rossa, nera, marrone, grigia, ocra. Ognuna speciale, ognuna con caratteristiche uniche.

La terra può diventare qualsiasi cosa essa voglia diventare...

Noi siamo come la terra

la mia storia

Sono Elisa, ho studiato restauro e conservazione degli antichi edifici, forse perché penso che le cose con un passato, una storia, meritino di essere aggiustate piuttosto che distrutte e buttate via.

L’incontro con l’argilla per me è arrivato nel 2019 e ho deciso di cambiare completamente percorso e abbracciare una nuova vita.

Lavorare la terra mi ha permesso e mi permette di ascoltarmi, mi dà tempo, mi aiuta a “curarmi” e a ricostruirmi ogni giorno.

Mi piace trasmettere agli altri la voglia di imparare e di sperimentare attività diverse per capire quali sono le nostre potenzialità, infatti ho sempre pensato che dentro ognuno di noi ci sia un universo di capacità e di talenti ma non sempre ci viene data la possibilità di conoscerli e di metterli in pratica.

Da quando sono diventata zia (da qui il mio nome ZIAELI) ho cercato di far conoscere ai miei nipoti questo universo di possibilità e di stimolare la loro curiosità, di esplorare le loro capacità attraverso la pittura e la lavorazione dell’argilla.

Ho cercato di racchiudere tutto questo nel mio logo. 

Il profilo di un vaso con due mani che lo abbracciano, due mani che sono protese l'una verso l'altra per incontrarsi, due mani che coordinandosi e ascoltandosi danno forme nuove all'argilla.

Due mani disegnate come da un bambino, perché mi piace lavorare con loro e ricordarmi di guardare il mondo con i loro occhi e con la loro semplicità.

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